Da 35 anni mi occupo, in qualità di auditor e ministro di Scientology,
di aiutare le persone così che realizzino di essere la propria anima,
degli esseri eterni ed immortali, che non sono il proprio corpo e che posso essere liberi.

Ho però compreso che le persone con l’attitudine della ricerca di se stessi non sono molte,
in un pianeta così popolato come la Terra.

Chiedendomi il perché di questo fenomeno, ho realizzato che soprattutto nell’occidente,
l’Anima è stata relegata ad argomento di nicchia o come qualcosa di cui
non si può e non si deve parlare.

Ci si occupa tantissimo della cura del corpo,
ma non si parla quasi mai di come “curare” l’anima.

Ho svolto così delle ricerche per comprendere come e quando l’anima
e le nostre esistenze passate siano state “abolite” dalla nostra cultura e conoscenza,
perché di fatto, dalla più antica religione dei Veda per arrivare ai Filosofi greci,
Socrate e Platone (il maestro dell’anima), ai Catari gnostici ci siamo ritrovati,
con il secondo Concilio di Costantinopoli deciso dall’imperatore Giustiniano,
all’abolizione dell’anima e delle esistenze passate.
L’anima venne “fusa” con il corpo seguendo, ahimè,
le basi della filosofia Aristotelica.

Ho così deciso di dedicarmi al recupero della conoscenza dell’anima
tenendo conferenze pubbliche per ridare all’uomo il suo innato:
“impulso al volo”.